Il Giappone il primo Paese a raccogliere l’SOS di Tesori d’Italia
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Il Giappone il primo Paese a raccogliere l’SOS di Tesori d’Italia

Il Giappone il primo Paese a raccogliere l’SOS di Tesori d’Italia

Il Sol Levante conferma il profondo legame che lo lega all’Italia e si fa fin da subito promotore della campagna a sostegno del Made in Italy. Capofila è il Gruppo Balnibarbi, quotato in borsa, che con oltre 100 ristoranti all’attivo è tra i leader nel settore della ristorazione e soprattutto della comunicazione legata al Food e al Lifestyle. Il Gruppo Balnibarbi è nato nel settembre 1991 a Tokyo, dove si trova la sua sede centrale e da allora si è esteso alle principali città delle regioni del Kanto (Tokyo, Chiba, Kanagawa) e del Kansai (Osaka, Kyoto, Shiga, Kagoshima), fino a coprire l’intero arcipelago.
Balnibarbi ha annunciato quest’oggi il proprio supporto ufficiale all’iniziativa pubblicando sulla Home Page del portale web, seguito da migliaia di clienti fidelizzati, la campagna S.O.S.Teniamo l’Italia in giapponese e si è subito attivato per farsene promotore presso le proprie aziende partner in tutto il Paese. Ogni punto vendita Balnibarbi rappresenta un’opportunità per l’Italia e i suoi prodotti. Gli aumenti delle vendite registrate negli ultimi anni sono il segno di quanto questo Gruppo sia forte e quanto esso cresca anche grazie alla parte del Bel Paese che viene promosso nei suoi ristoranti.

Si apre dunque il fronte internazionale di collaborazione tra l’Italia e il Giappone per contrastare insieme l’emergenza economica con l’obiettivo di costruire un ponte di fiducia e positività che ci proietti verso il futuro. Seguiranno nei prossimi giorni le prime riunioni da remoto per lo studio e la pianificazione di iniziative congiunte a supporto delle imprese. Aiutare l’Italia per aiutare il Giappone, in un rapporto reciproco di scambi culturali e commerciali che si rinnova nel tempo. Un ringraziamento particolare al Presidente Sato Hirohisa e al Direttore Generale Ando Fumihide che, primi fra le aziende da noi contattate, nonostante il momento di difficoltà che coinvolge anche il Giappone, hanno risposto al nostro appello.

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